domenica 22 luglio 2012

Carcoforo

Si parte sabato mattina alle 9,00 da Pralungo. La strada è la stessa che porta ad Alagna Valsesia, fino a Balmuccia. Qui si trova il bivio che conduce a Carcoforo. L'attraversamento di Boccioleto, paese dominato da una particolare torre di roccia che sovrasta l'abitato, richiede attenzione in quanto la carreggiata è molto stretta. Percorsi circa 90 km, alle 11, arriviamo a destinazione e ci sistemiamo nella bella area attrezzata.
 
 
Il luogo è ameno e tranquillo ma, pur essendo in fondo ad una valle senza sbocco e poco agevole da raggiungere, oggi è particolarmente affollato, forse anche per la presenza di un raduno di camperisti. L'area di sosta è sull'erba, lungo il torrente, corredata di tutti i servizi ed economica. Il paese è raggiungibile a piedi in pochi minuti.
Carcoforo ha circa 90 abitanti, un paio di rivendite di formaggio, un piccolo spaccio di alimentari ed un negozio di articoli da regalo. Nell'area sportiva comunale c'é un bar con annesso parco giochi e campo da tennis. Approfittando di una pausa soleggiata, facciamo quattro passi tra le ripide viuzze e le case tipiche di montagna.
 
 
Cerchiamo il rinomato ristorante "Lo Scoiattolo" ma lo troviamo chiuso. Non che avessimo in programma di andarci...
Il tempo, come previsto, purtroppo è nuvoloso e dopo pranzo inizia a piovere. Ne approfittiamo per riposare qualche ora e per leggere un po'.
Il mattino di domenica troviamo la via principale che conduce al paese ingombra di bancarelle: c'é il mercato ma non sappiamo se è così tutte le domeniche. Facciamo qualche acquisto, non al mercato ma nei negozi del paese, per contribuire all'economia locale. Torniamo a casa con una toma (buonissima), burro e "salignun" (formaggio molto saporito, tipico del paese).
 
 
Nel pomeriggio altra pioggia, per cui verso le 17,00 decidiamo di ripartire verso Biella. Strada un po' trafficata, almeno fino a Borgosesia, a causa dei rientri domenicali.
Per noi è stato un week-end di relax totale, perché così si era deciso, ma la zona offre numerose possibilità di svago e sport, in particolare escursioni verso le vette e i rifugi circostanti. D'inverno la località è frequentata prevalentemente dagli amanti dello sci di fondo, scialpinisti e ciaspolatori, in quanto non sono presenti impianti di risalita.

sabato 10 dicembre 2011

Toscana (Pitigliano, Saturnia, Val d'Orcia, Siena)

Quasi inverno, voglia di terme, compleanno da festeggiare... Incertezza fino all'ultimo sulla meta, come spesso accade: Svizzera, Costa Azzurra, Bormio... si decide infine per il sud della Toscana sperando di incontrare un clima ancora mite.
Partiamo da casa alle 21 di venerdì 2 dicembre e dormiamo in autogrill tra Ovada e Masone: location romantica, fronte TIR e autoarticolati vari! Sabato mattina ci rimettiamo in strada alle 8,45 per raggiungere Orbetello intorno all'ora di pranzo. Breve sosta al mare, aria tiepida, clima primaverile. Le premesse sono incoraggianti. Alle 14,30 partiamo alla volta di Pitigliano impiegando ben due ore per percorrere una settantina di km lungo strade tortuose ma panoramiche. Il punto sosta-camper è in Piazza Nenni, periferico ma comodo. Pitigliano è costruito su di uno sperone di roccia tufacea di colore ocra ed offre scorci pittoreschi sia al proprio interno, tra le viuzze lastricate, che sulla campagna circostante.


Conosciuto anche come la "Piccola Gerusalemme" per via della folta comunità ebraica che qui viveva perfettamente integrata alla popolazione locale. Abbiamo visitato il "ghetto", il museo ebraico e la sinagoga. Alcune botteghe ed un fornaio vendono ancora oggi alimenti e vino prodotti seguendo la tradizione kosher. Non abbiamo resistito alla tentazione e siamo tornati in camper con due bottiglie di vino kosher ed una mezza dozzina di "sfratti" da regalare a parenti e amici.  Lo sfratto è un tipico dolce ebraico. Nei primi anni del 1600 gli ebrei che abitavano nella zona furono costretti da un editto del Granduca di Toscana Cosimo II dei Medici a lasciare le proprie abitazioni ed a concentrarsi nel "ghetto", a ridosso della Sinagoga. Lo stratto fu intimato dall'Ufficiale Giudiziario mediante il gesto rituale di picchiare sulla porta delle case ebree con un bastone. Gli ebrei di Pitigliano, 100 anni più tardi, vollero ricordare le imposizioni subite tramite la creazione di questo dolce che assunse nome e forma di questa triste vicenda. 
Riprendiamo il nostro viaggio a mezzogiorno per dirigerci verso Saturnia. Alle 12,40 siamo all'area attrezzata delle terme. Dopo pranzo, in bicicletta, raggiungiamo il ruscello con le famose vasche di acqua termale (37°) scavate nella roccia.


Il luogo è veramente bello ed anche la temperatura esterna è più che accettabile vista la stagione. L'unica nota stonata è costituita da una schiamazzante comitiva di famigliole dell'est Europa che, approfittando della bellezza (e della gratuità...) del luogo, improvvisano tuffi ed esibizioni degne di un acquapark.
E arriviamo al 5 dicembre, giorno del mio compleanno... Lasciamo l'area attrezzata verso le 10,30 dopo aver fatto rifornimento d'acqua. Percorrendo pochi km a ritroso, verso Pitigliano, si incontra Montemerano, grazioso e minuscolo borgo che, tra il resto, ha la particolarità di ospitare uno dei più rinomati ristoranti della regione, "Caino", due stelle Michelin. La tentazione è forte ma, memori del fatto che giusto oggi il governo Monti ha varato una pesantissima manovra economica, diamo per buona la recensione della Guida Michelin e passiamo oltre senza verificare di persona... Attraversiamo Scansano con una mezza idea di rifornirci di qualche bottiglia di Morellino ma è l'una passata, le cantine sono tutte chiuse, il tempo si sta guastando e il paese non ci piace granché. Molto, molto meglio, Bagno Vignoni. Raggiunta al tramonto, appena in tempo per ammirare la sua originale piazza ed il Parco dei Mulini. Non c'é molto altro da vedere ma l'enorme vasca d'acqua termale, che occupa l'intera area della piazza del paese, vale la visita.


Ripartiamo alla volta di San Quirico d'Orcia e alle 17,15 parcheggiamo in una comoda area comunale a due passi dal centro. Il paese ci piace. Forse meno bello di altri borghi visiati in precedenza da l'impressione di un posto nel quale potrebbe essere piacevole abitare. Tanto per cominciare, all'imbocco della via principale c'é una cantina sociale, di quelle di una volta, che vende vino rosso e olio della Val d'Orcia.



All'interno un loquace pensionato ci accoglie interrogandoci su: provenienza, itinerario percorso, destinazioni future, data di arrivo e di ripartenza... Si dichiara infine dispiaciuto a causa della nostra impossibilità ad assistere, nel fine settimana, alla festa dell'olio nuovo. Decidiamo seduta stante di tornare l'indomani per acquisti. Troviamo anche un buon ristorante, Ossena, per festeggiare il compleanno con una bella cenetta.
La notte trascorre tranquilla e dopo colazione torniamo alla cantina per comprare un paio di tanichette di vino ed una latta d'olio da 5 litri.
Ci dirigiamo poi verso Montalcino nonostante l'avessimo già visitata in un precedente viaggio, un po' perché ne vale sempre la pena, ma soprattutto per rifornirci di qualche bottiglia di Brunello, in previsione della cena di capodanno con Enri e Jessica. Perché va bene che i vini catalani del Priorat son buoni... ma anche noi se vogliamo sappiamo difenderci! Alle 15,40 ripartiamo con destinazione Siena. Questo tratto di strada, tra Montalcino e Siena appunto, è uno spettacolo.



Varrebbe la pena percorrerlo in bici, o addirittura a piedi, naturalmente senza dimenticare una buona macchina fotografica. Giunti a Siena, dopo un vano tentativo di trovare il parcheggio "dell'acqua calda" indicato dalle guide, decidiamo di proseguire per Monteriggioni, distante solo una decina di km. Preferiamo trascorrere qui la notte facendo ritorno a Siena il giorno successivo. Monteriggioni è una strana scoperta. Di fatto non è un paese ma una sorta di fortezza circondata da mura sulle quali svettano dodici torri, alcune parzialmente distrutte. Noi non lo sapevamo ma è famosa perché il castello è la corona che cinge la testa all'effigie dell'Italia. All'interno delle mura, un piccolo borgo ed una chiesa, quasi completamente buio, solo poche lampade fioche e qualche candela. Sembra di tornare indietro di qualche secolo. Anche il grande parcheggio all'esterno è deserto, solo il nostro camper. Giada è un po' preoccupata... La notte comunque trascorre serena e, come si conviene ad un posto simile, la sveglia ci viene data da un coro di galli intorno alle cinque del mattino. Un altro breve giro, questa volta alla luce del giorno, e si ritorna a Siena. Questa volta troviamo facilmente il parcheggio e raggiungiamo il centro città con il bus.


Anche a Siena eravamo già stati, separatamente, per combinazione entrambi nel 1998. Che dire? Sempre bellissima! Oggi fa freddino però, l'inverno è alle porte. Due passi in centro e pranzo in osteria "Taverna del Capitano", economica e degna di menzione. Decidiamo di non passare la notte a Siena anche perché si sta mettendo a piovere e preferiamo rimetterci sulla strada del ritorno. Viaggiamo per circa 50 km raggiungendo Volterra alle 18,00. Il mattino seguente un rapido giro per la città, i giardini, la fortezza/carcere e si riparte verso nord, destinazione Bolgheri ed i suoi cipressi. Percorriamo il lunghissimo viale alberato (5 km) citato dal Carducci nella poesia "Davanti San Guido" per scendere verso il mare, a Marina di Bibbona, per l'ultima tappa toscana prima del viaggio di rientro. Partiamo alle 14,15 dopo aver pranzato ed alle 19,00 siamo a casa.
Conclusioni: giratela come vi pare, andateci quando volete, la Toscana  si conferma sempre una bellezza.
Ps: In viaggio ho compiuto 46 anni (sigh...) e il camper ha "compiuto" 100,000 km.
N.B. Gasolio al litro alla partenza: € 1,499 - Gasolio al litro al rientro: € 1,630

mercoledì 5 ottobre 2011

Francia (Normandia, Bretagna, Vercors)

Fine settembre in Normandia e Bretagna. Partiamo preparati (e rassegnati) : ombrelli, maglie pesanti, giacche antivento, piumino, scorte di libri da leggere in camper quando pioverà.  Insomma, sappiamo quel che ci aspetta.
Ma... non è andata esattamente così ...
17 settembre 2011 –  Partenza da Biella ore 15.45, alle 18.30 passiamo il Colle del Piccolo San Bernardo, alle 19.15 ci fermiamo a Seez ( vicino a Bourg St. Maurice ) per la notte in un ampio piazzale con altri camper arrivando in paese sulla sinistra. Km percorsi 168 ( tratto autostradale da Quincinetto a Morgex, per il resto strade statali).
18 settembre 2011ore 9 si parte direzione nord. Tappa a Cluny dalle 13 alle 15, dove pranziamo e visitiamo l’abbazia. Ci rechiamo anche a Taizè, comunità religiosa nota per gli incontri soprattutto tra giovani. Alle 16 ci mettiamo di nuovo in strada e arriviamo a Bourges alle 19,30. Parcheggiamo vicino al centro storico, segnalato, con CS gratuito, molti camper, a 5 minuti a piedi dalla Cattedrale, molto tranquillo. Km percorsi 555,  tra Annecy a Maçon in autostrada.
19 settembre 2011 –  mattinata in giro per la città, a visitare la Cattedrale, molto bella, e il centro. Alle 11 ripartiamo, proseguiamo sempre per strada statale verso Chartres, alle 16,45 prima vera tappa normanna alle rovine dello Chateau Gaillard, fatto costruire da Riccardo Cuor di Leone con vista suggestiva sulle anse della Senna. Non visitiamo l’interno perché non ci sembra di particolare interesse.  Viaggiamo ancora un’ora e alle 19 raggiungiamo Rouen.  Parcheggiamo in riva al fiume, come segnalato in altri diari di camperisti. Troviamo facilmente la zona, seguendo il lungo Senna, attraversando il fiume su uno dei ponti principali con vista sulla Cattedrale e scendendo sulle banchine ( zona Quai Jean Moulin, molto tranquilla anche per la notte, vedrete molti camper in sosta ). Km percorsi 355 tutti su strada statale.
20 settembre 2011 –  visita alla città di Rouen. Interessanti la Cattedrale, l’Orologio, il Mercato coperto e la vicina piazza dove è stata bruciata Giovanna d’Arco... Piacevole passeggiata per le vie del centro, con le case a graticcio che ci ricordano molto quelle dell’Alsazia. Da vedere anche l’Aitre Saint-Maclou, antica corte  decorata con intarsi macabri. Viaggiamo dalle 12 alle 13 e arriviamo a Fecamp, sulla costa, dove facciamo un po’ di spesa e alle 14,30 raggiungiamo Etretat. Sostiamo nel parcheggio indicato, poco fuori dal paesino direzione Le Havre, con altri camper. Arriviamo al paese con una passeggiata di 10 minuti e saliamo sulle falesie ( d’Aval e d’Amont ): prati verdi, mucche,  bei paesaggi… Per il CS, bisogna andare all’area camper presso il camping comunale, segnalata ( € 8 sosta 24 ore, € 2 CS ). Noi abbiamo comunque preferito pernottare nel parcheggio più vicino alle falesie, per poter fare un’altra passeggiata il mattino dopo, ma non sappiamo se durante la stagione estiva la sosta sia tollerata.  Km percorsi  91 tutti in strada statale.
    Etretat  
21 settembre 2011 –  dopo un’altra bella passeggiata sule falesie, tra i campi da golf e il mare, verso le 12,30 ripartiamo con meta le spiagge dello sbarco in Normandia. Incontriamo qualche difficoltà ad attraversare la città di Le Havre ( lavori in corso, scarsa segnalazione, noi non abbiamo il navigatore… ), passiamo il Ponte di Normandia, altissimo, a pedaggio ( € 5,90 ), tappa per il pranzo ad Houlgate, e arrivo ad Arromanches alle 16,45. Sconsigliamo caldamente di fare il tratto lungo costa: i luoghi non sono particolarmente suggestivi e i tempi di percorrenza sono lunghissimi ( 3 ore per 150 km ). A nostro parere, conviene prendere la strada statale che passa per le zone più interne oppure l’autostrada. Sostiamo per il pomeriggio e la notte nel parcheggio del cinema 360° di Arromanches, prima del paese, sulla destra, su un piccolo promontorio proprio sopra alle spiagge. La sosta diurna costa € 5, dopo le 18 circa e fino alle 8 circa è gratuita. In seguito, abbiamo trovato in paese un’ottima area gratuita con CS a colonnina a pagamento, stranamente senza griglia per scaricare  le acque grigie ( si trovano comunque tantissimi punti per fare CS completo anche presso stazioni di servizio o altre aree lungo la strada che segue la costa ) . Dal centro è possibile raggiungere il cinema 360° con una breve passeggiata, per cui non conviene fermarsi nel piazzale a pagamento, per di più senza alcun servizio.  Andiamo a vedere la proiezione, particolare e suggestiva, ma senza dialoghi e voci narranti, quindi con poche indicazioni storiche. Km percorsi  141.
22 settembre 2011 –  ci spostiamo al mattino prima delle 9 all’area camper in paese. Da qui, con la nostra vespa, arriviamo fino ad Omaha Beach e al cimitero americano.
Colleville
 Visitiamo la zona, il cimitero, lunga passeggiata sulla kilometrica spiaggia pressoché deserta. Ci spingiamo fino a Pointe du Hoc e nel pomeriggio vediamo anche il cimitero inglese e tedesco di Ryes. Pernottiamo ancora ad Arromanches.
23 settembre 2011  – puntiamo verso Utah Beach, anche questa ampia e sabbiosa, e poi raggiungiamo la penisola del Cotentin passando per St Mere Eglise, paese conosciuto per il paracadutista impigliato sul campanile ( a ricordo, c’è ora un manichino appeso). A Carteret sostiamo per il pranzo e  ci tratteniamo qualche ora in spiaggia: il sole è caldo, ci sono belle dune e i turisti si contano sulle dita di una mano. Alle 17 ci rimettiamo in camper, lungo la strada facciamo un po’ di spesa e alle 20 arriviamo a Mont St. Michel, che vediamo con il tramonto. Ci fermiamo nel parcheggio proprio vicino alla rocca, è a pagamento ( per il giorno € 12, la notte fino alle 8 del mattino è gratuita ) e senza servizi, ma è davvero comodissimo per la visita. E ci addormentiamo con la veduta di Mont St. Michel illuminato. Km percorsi  258.
24 settembre 2011 –  la giornata è bellissima e il sole caldo. Visitiamo Mont Saint Michel, bella ma piena di turisti, e ci torniamo nel pomeriggio per vedere la marea, che arriva, seppur lenta lenta: uno spettacolo. Pernottiamo ancora nel piazzale.
25 settembre 2011  – partiamo di buon mattino, facciamo CS in una colonnina lungo la strada, e alle 9,30 siamo a Cap Fréhel ( parcheggio a pagamento € 3 ).
Cap Fréhel   
Lungo la costa, a piedi, in un’ora circa di facile sentiero, arriviamo fino a Fort La Latte, un castello  sul mare, privato, spesso utilizzato come set cinematografico, che si può visitare a pagamento. La zona è suggestiva: il faro, colori intensi, vedute panoramiche. Alle 13,30 ci dirigiamo ad Erquy dove finalmente, in un ristorantino sul porto, con lo sfondo della bassa marea e delle barche adagiate sui fianchi, assaggiamo le  cozze!  E, presi dal pranzo, ci perdiamo l’arrivo dell’alta marea… verso le 17 andiamo verso Paimpol, per strada vediamo l’Abbazia di Beauport ( è già chiusa, ma già l’esterno merita e la chiesa senza tetto si vede comunque ) e sostiamo per la notte Ploubazlanec, alla Pointe de l’Arcouest,  in uno spiazzo erboso  con altri camper, gratuito,  a pochi minuti a piedi dall’imbarco per l’Isola di Bréhat. Km percorsi  197.
26 settembre 2011 – il tempo è incerto, minaccia pioggia, ma decidiamo di prendere comunque il traghetto per visitare l’isola. La gita può essere fatta sia in bicicletta che a piedi, noi preferiamo passeggiare: le distanze sono brevi ( l’isola è lunga poco più di 3 km e larga circa 1,5 km ). Andiamo fino al faro di Paon, pioviggina per pochi minuti, ma il posto vale la pena. Nel pomeriggio andiamo a Perros-Guirec, tentiamo di fare CS in un’area a Paimpol, ma la colonnina accetta solo carte di credito e le nostre, inspiegabilmente, non funzionano. Un camperista francese si offre gentilmente di farci usare la propria. A Perros-Guirec non ci sono posti adatti alla sosta camper ( o non li abbiamo trovati ), giriamo un po’ nei paesi vicini, troviamo un’area a Trégastel, ma anche qui si può pagare solo con carta di credito… Alla fine scegliamo il porto di Ploumanach, segnalato in alcuni diari e in alcuni vecchi articoli di PleinAir come punto sosta possibile fuori stagione ( di fatto, la sosta è vietata, ma ci sono altri due camper e ci fidiamo ). Zona tranquilla e silenziosa. Km percorsi 76.
27 settembre 2011 – percorriamo “il sentiero dei doganieri”, nel tratto che va da Ploumanach a Perros-Guirec ( costa del granito rosa ). C’è un po’ di nebbiolina, il paesaggio è particolare e la passeggiata è piacevole. Di lì a poco esce un bel sole caldo e noi, alla fine del sentiero, in un bosco, troviamo qualche fungo ( donnette nere ), per cui per cena ci facciamo un buon risotto con i funghi! Per pranzo, ci fermiamo a St. Michel en Greve, su una lunga spiaggia con la bassa marea. Il sole è estivo e restiamo lì tutto il pomeriggio per un po’ di relax, e vediamo arrivare un’altra alta marea. Percorriamo un’ottima strada statale ( di fatto è un’autostrada gratuita ) e arriviamo verso le 20 nella regione Finistére, Parco Regionale d’Armorique, penisola di Crozon, nella Cornovaglia francese. Tutta la penisola, dato il suo orientamento ad ovest, permette di godere di bei tramonti.
tramonto sull'oceano (Finisterre)
Volevamo fermarci per la notte a Pointe du Dinan, ma, dopo numerosi giri a vuoto, “approdiamo” in una piccola punta sul mare ( La Palud, vicino a Crozon ), che si raggiunge con una breve stradina stretta ( non sappiamo se i camper grossi riescano a passare ), dove troviamo parcheggiati alcuni piccoli camper di surfisti.  Il luogo è molto bello e tranquillissimo, la spiaggia è a due passi, i turisti pochi ( quasi solo persone che fanno surf ). Ci fermiamo lì per la notte. Km percorsi 172.
28 settembre 2011 – in vespa, facciamo il giro delle punte della penisola ( Penhir, Dinan, Cap de la Chevre ). A noi sono piaciute molto quella di Dinan e di Penhir, meno quella della Chevre. In alcune di queste, è anche possibile arrampicare su pareti attrezzate a picco sul mare. A Crozon è giorno di mercato e mangiamo un paio di crêpes/gallettes “nere” e compriamo una radice “nera”, che non avevamo mai visto ( il gusto è quello di un ravanello ). Trascorriamo il pomeriggio in spiaggia a La Palud, sole caldo, brezza, siamo in costume e si fa il bagno!!! Andiamo poi a fare CS a Camaret ( colonnina a moneta all’inizio del paese, altre presenti nella penisola a carta di credito ), ceniamo a Pointe du Penhir e proviamo a fermarci per la notte lì nonostante il divieto ( ci sono altri tre camper parcheggiati ). In paese c’è comunque un’area sosta. Nella notte sentiamo i suoni dei fari ( c’è la nebbia per cui le segnalazioni sono anche acustiche ), ma tutto sommato si dorme bene.
29 settembre 2011 – partiamo verso le 10 e per strada visitiamo Locronan. Il paese è molto piccolo, grazioso, tipico, forse il più bello che abbiamo visto, compriamo un sacco di dolci, marmellate ed altre specialità del posto nelle botteghe.

Locronan (bottega)
Nel primo pomeriggio siamo alla Pointe du Van, facciamo una breve passeggiata, e poi parcheggiamo a Pointe du Raz. La sosta in questa stagione è gratuita, altrimenti un camper pagherebbe € 6. Si alza un vento fortissimo e il cielo diventa plumbeo, ma non piove. Passeggiata fino al faro (circa un’ora andata e ritorno), sentiero agevole, mare burrascoso. Km percorsi 103.
30 settembre 2011 – facciamo di nuovo una passeggiata fino alla punta, stamattina il cielo è limpido. Alle 11 partiamo per Quimper, dove arriviamo in circa un’ora. Visitiamo la città, con la sua cattedrale “storta” e pranziamo con crêpes salate e dolci. Nel pomeriggio ci spostiamo ancora per una tappa di mare, Concarneau, ci fermiamo all’area sosta camper all’inizio del paese sulla destra ( sosta diurna gratuita, sosta notturna € 2 ) e raggiungiamo con una passeggiata di una mezz’ora la spiaggia delle Dames, dove trascorriamo il pomeriggio al sole. Ci sono anche altre spiagge, forse più belle, ma non volevamo camminare oltre. Visitiamo la Ville Close, la cittadella fortificata che si raggiunge con un piccolo ponte sul porto, e ceniamo lì.  Km percorsi 74.
 Concarneau “La Ville Close”
1 ottobre 2011 – verso le 9 partiamo per andare a Sud, il programma è di guidare tutto il giorno. Al di là di un paio di pause per pranzo e CS, guidiamo fino alle 21,30 ( Concarneau, Nantes, Cholet, Poitiers, Argenton Sur Creuse, Montlucon su strada statale, da lì autostrada ). Ci fermiamo per la notte, stanchissimi, in un autogrill tra St. Etienne e Lione, tra i tir. Km percorsi 844.        
2 ottobre 2011 riprendiamo la strada alle 9 e alle 11,15 siamo a Lans en Vercors ( vicino a Grenoble ), dove incontriamo i nostri amici francesi per un pic nic. Al parcheggio de l’Aigle, poco  fuori dal centro del paese, si può fare camper service gratuito, ci sono diverse zone sosta sia per il giorno che per la notte, gratuite, ed il posto è incantevole: un altopiano verdissimo, con ampi prati, possibilità di passeggiate più o meno difficoltose, tanti fanno equitazione e mountain bike, in inverno si può fare sci da fondo, discesa e sci alpinismo, tanta tranquillità. I nostri amici Marion e Yannick stanno avviando un allevamento e una produzione di formaggi di capra, la vendita è prevista dal mese di febbraio 2012.



Pernottiamo, come ci consigliano, nel parcheggio delle piste da sci, che dista qualche km dal paese ( direzione St. Nizier du Moucherotte, seguire indicazione piste da sci ), ma che si trova proprio tra i boschi. Km percorsi 178, quasi tutta autostrada.
      
3 ottobre 2011 – partiamo verso le 10 per dirigerci al Massiccio della Chartreuse. Ci sono varie strade che salgono da Grenoble, più o meno agevoli soprattutto per un camper, noi ne abbiamo “scelta” una piuttosto tortuosa.  Visitiamo il museo del famoso convento ( dove hanno girato anche il film “Il grande silenzio” ) e compriamo il liquore. Il convento vero e proprio, distante un paio di km, non è visitabile per consentire ai monaci una vita contemplativa, di lavoro e di preghiera.  Anche qui paesaggio bucolico tra i monti, i prati e le mucche.  Lasciamo la montagna e ci dirigiamo al lago di Aiguebelette nei pressi di Chambery. Sostiamo per due giorni di assoluto relax al campeggio “Les Peupliers” a Lepin le Lac (€10 al giorno!) direttamente sul lago, con belle piazzole in erba e ghiaia, delimitate da siepi. Km percorsi 115.
4 ottobre 2011 – assoluto riposo.
5 ottobre 2011 – partiamo verso le 9,30. Sosta a Bourg St. Maurice per l’ultima scorta di prodotti made in France, pranziamo al colle del Piccolo San Bernardo e alle 17 siamo a Biella. Km percorsi 295.

Conclusioni: Bel viaggio, forse anche grazie ad un clima pressoché estivo. Purtroppo abbiamo dovuto tralasciare molti luoghi interessanti, Normandia e Bretagna infatti sono regioni molto estese e in due settimane è impossibile vedere tutto. Ottime possibilità di sosta libera, spesso anche gratuita, e di CS.  Segnaliamo il fatto che i pagamenti delle colonnine CS e delle aree di sosta spesso funzionano solo con carta di credito: verificare prima della partenza la compatibilità delle vostre. Strade statali a volte paragonabili ad autostrade con limiti di velocità compresi tra i 90 e 110 km/h. Autostrade molto care.
Km totali percorsi : 3622    Spesa totale: € 1154, 57 (di cui € 101 circa di autostrada ed  €450 circa di benzina).


domenica 24 luglio 2011

Valle d'Aosta (Val d'Ayas)

Tre giorni di relax vicini a casa (80 km) allo scopo di vedere il concerto di Elio & Le Storie Tese al Teatro Romano di Aosta. Partiamo da casa venerdì 22 alle 17.15 ed arriviamo ad Estoul alle 19.15, giusto in tempo per la cena. Andiamo sul sicuro scegliendo il parcheggio delle piste da sci, utilizzato altre volte sia d'estate che d'inverno, della piccola e tranquilla frazione di Brusson. Il parcheggio è privo di servizi (acqua e scarico) ma comodissimo per rilassanti passeggiate nei boschi o per più impegnativi trekking in quota.


La mattina del 23 luglio ci siamo diretti verso il Col Ranzola  
anche se c'eravamo già stati d'inverno con le ciaspole. Allora Giada aveva "ceduto" all'Alpe Fenestra e dopo una breve sosta eravamo tornati sui nostri passi. Questa volta invece, complice un vento gelido, ha mollato prima... ed io ho raggiunto il colle da solo. Verso le 18.00 ci spostiamo ad Aosta (km 60 da Estoul). C'é un ampio parcheggio dietro allo stadio dove sarebbe teoricamente possibile pernottare ma non ci convince, sembra malfrequentato. A poche decine di metri c'é l'area camper comunale, comoda, al costo di 10 €, quindi ci dirigiamo li.
La "location" del teatro romano di Aosta è affascinante e il concerto è stato molto divertente. Elio e soci sono come ce li aspettavamo: completamente "fuori di testa".


Domenica mattina facciamo due passi per Aosta, alle 11.00 partiamo e alle 13.00 siamo a casa (km 88).
Conclusioni: bel week-end trascorso in luoghi conosciuti e vistati più volte ma sempre apprezzabili. Tornando a casa abbiamo utilizzato per la prima volta il CS di Mongrando: è ben fatto, pulito, ampie piazzole...peccato sia totalmente sprovvisto di scarico per le acque nere (!!!)
Ps: accanto a noi ad Estoul era parcheggiato il camper di Marilena Perego. E chi è, vi chiederete? E' una camperista che cura un ottimo sito http://www.marilenaperego.it/  che a noi è stato molto utile e di fatto, anche se lei non lo sa, è un po' l'ispiratrice di questo blog.

mercoledì 15 giugno 2011

Sardegna

Ci sono voluti cinque anni, dopo l'esperienza negativa dell'agosto 2006, per decidere di programmare un altro viaggio in Sardegna. Per non correre rischi scegliamo un periodo decisamente fuori stagione e puntiamo sulla costa ovest e sull'interno, meno urbanizzati e, almeno in teoria, fuori dalle rotte del turismo di massa.

27 maggio 2011  Partenza da Biella ore 17.45. Imbarco a Genova alle 21.
28 maggio 2011ore 9 sbarchiamo a Porto Torres. Alle 9,30 siamo parcheggiati davanti alla spiaggia “La Pelosa” a Stintino, con altri camper. In questa stagione il parcheggio è gratuito e si può sostare fronte mare senza divieti, cosa impensabile a luglio e agosto. Rimaniamo lì tutto il giorno e anche di notte, zona molto tranquilla.
29 maggio 2011 mattinata in spiaggia, effettivamente all’altezza della fama di cui gode, poi passeggiata in paese ( lasciamo il camper in un piazzale vicino al centro, molto spazioso ). Alle 17 ci dirigiamo alla spiaggia “Le Saline”. Dormiamo in un ampio piazzale sterrato  con altri due camper, tutto tranquillo, è solo un po’ umido e ci sono le zanzare.
30 maggio 2011escursione nel Parco dell’Asinara, con l’agenzia “Asinara 4x4” , un po’ cara ( 55 euro a persona con fuoristrada e guida naturalistica davvero competente), ma ne vale la pena. In alternativa è possibile una visita autonoma in mountan-bike, se allenati, perché il percorso è lungo e sono presenti molti saliscendi. Non ci sono sorgenti! A Cala Oliva c’è un piccolo ristoro e un ostello. 


Isola dell’Asinara
Alle 18 rientriamo a Stintino e partiamo per Alghero, dove si arriva in un’ora circa. Ci fermiamo all’area “I Platani”, non centrale ( si trova vicino a Fertilia ), ma molto curata e prezzi onesti ( euro 16 con elettricità ).
31 maggio 2011 – tempo incerto, non andiamo in spiaggia, ma in vespa ci spingiamo fino a Capo Caccia e poi andiamo ad Alghero.  Notte ad Alghero in una piazza vicino al porto con altri camper e serata sui bastioni, con una luce indescrivibile …  Notte tranquilla.


Tramonto sui bastioni di Alghero
1 giugno 2011al mattino presto partiamo verso Bosa Marina, bellissimo tratto di costa di circa 40 km. A Bosa cerchiamo il Trenino Verde della Sardegna, ma sembra una stazione abbandonata, tutto chiuso e nessuna indicazione. Sarà perché siamo in bassa stagione …  Proseguiamo fino a Santa Caterina di Pittinuri, dove facciamo una breve sosta. Bei paesaggi. Raggiungiamo la Penisola del Sinis per pranzo. Ci fermiamo tra gli stagni ed i fenicotteri rosa. Arriviamo infine a San Giovanni in Sinis, visitiamo i resti della città fenicia di Tharros e ci fermiamo in paese per la notte, in un piazzale sterrato, sul retro della chiesa, con altri camper.
2 giugno 2011  – alla sede del Parco affittiamo una bicicletta e pedaliamo per una decina di km fino alla spiaggia di Is Arutas, bianca a granellini, molto bella. Nel pomeriggio andiamo a visitare il sito archeologico nuragico di Barumini ( che dista circa 100 km ). Non ci ha appassionati, ma è di grande importanza. Finita l’escursione, puntiamo verso Piscinas, che raggiungiamo con giri un po’ tortuosi ( il primo percorso che abbiamo trovato ci sembrava un po’ troppo ripido e “sterrato” per il nostro camper, per cui ne abbiamo scelto un secondo di 4 km, assolutamente fattibile). Il posto è magnifico: vere dune desertiche, silenzio, boschi … Pernottiamo lì con altri camper, notte tranquilla.


Piscinas     
3 giugno 2011 – mattinata in spiaggia, pomeriggio a passeggio sulle dune. Completo relax. Verso sera  andiamo  a Bugerru dove c’è una buona area camper vicino al mare. In quella che si incontra prima, sulla strada, con piccole piazzole a terrazza, non c’è la possibilità di CS.
4 giugno 2011  – qualche spesa in paese e poi in vespa a Cala Domestica, carina. Pomeriggio tempo incerto, anche un po’ di pioggia. Verso le 17 andiamo verso l’Isola di San Pietro, dove c’è la festa del Girotonno. Lasciamo il camper davanti al’imbarco dei traghetti, a Portovesme, in un piazzale adibito a parcheggio per l’occasione. Il posto è orribile, tra le ciminiere e le vecchie fabbriche di alluminio ormai abbandonate. In traghetto andiamo all’Isola di San Pietro e ceniamo a casa di amici. Si rientra in camper per la notte, tutto tranquillo.
5 giugno 2011 – accantoniamo l’idea di tornare sull’Isola di San Pietro, poiché alla biglietteria per il traghetto c’è una coda infinita. Ripieghiamo su una fiera eno-gastronomica a Carbonia, molto bella (la fiera … Carbonia un po’ meno), tanti prodotti buoni, gli stand delle Pro Loco che cucinano … compriamo di tutto … Riprendiamo a costeggiare il mare, troviamo belle piccole spiagge in cui ci fermiamo a fare il bagno, mentre per la notte scegliamo Capo Malfatano, tranquillissimo e con altri camper.
6 giugno 2011 – pioviggina, andiamo a vedere la spiaggia di Chia, deserta, ma con questo tempo non appare al meglio. Puntiamo su Cagliari, quattro passi alla spiaggia del Poetto e nel pomeriggio visitiamo la città vecchia, bella. Riprendiamo la via del mare e ci fermiamo per la notte in compagnia di una roulotte a Torre Cala Regina ( la zona, segnalata in molti diari di viaggio, non è più accessibile, bisogna fermarsi un po’ prima e scendere in una stradina chiusa che arriva fino al mare ). Notte tranquilla.
7 giugno 2011 – oggi c’è il sole! Andiamo a Villasimius! Restiamo in spiaggia tutto il giorno a Capo Carbonara. Per la notte, seguiamo il consiglio di altri diari di viaggio e ci mettiamo vicino alla caserma dei Carabinieri, c’è un po’ di traffico, ma è un posto sicuro.
8 giugno 2011 – ci troviamo con i nostri amici e al mattino scegliamo la spiaggia di Punta Molentis, al pomeriggio quella di Cala Giunco


Cala Giunco  
Entrambe molto belle, nessun problema per il parcheggio del camper. Facciamo acqua in località Le Fontanelle ( vicino al deposito dei rifiuti ), cerchiamo l’area camper per vuotare le acque nere, ma a quella denominata “Gli Aranci”  ci chiedono uno sproposito ( tipo 10 euro solo scarico ). Ne cerchiamo un’altra, la Dumping Station, dove con 5 euro possiamo fare carico e scarico. Saliamo un po’ e ci fermiamo per la notte a Muravera,  area “Luna e Limoni”, molto bella, onestissima, sull’erba, tranquilla.
9 giugno 2011 – un po’ di spesa, poi verso Orgosolo, a vedere i murales. 


   Murales      
Tappa “intermedia” a Dorgali dopo aver percorso una lunga statale che attraversa l’interno. Per la notte, andiamo a Cala Gonone, in area, cara per i nostri standard abituali ( 20 ), ma bella. Abbiamo tentato il parcheggio libero lungo la strada che porta a Cala Luna, ma l’assenza di altri camper e la presenza di cartelli di divieto ovunque ci ha fatti desistere.
10 giugno 2011 – andiamo a piedi a Cala Luna in circa 3 ore, incluse le numerose soste per fotografare e per bere … fa molto caldo. La spiaggia è una striscia sottile di sabbia bianchissima, solcata da un ruscello che la separa da una “quinta” naturale di oleandri in fiore. 


  Cala Luna
Ritorno in barca (8€ a persona). Nel tardo pomeriggio puntiamo verso Berchida. Spiaggia bella ed isolata, con tanti camper sul prato. Dalla strada asfaltata il cartello che indica la spiaggia non è evidentissimo. Sono circa 6 km di sterrato, in buone condizioni e in piano. Merita davvero, peccato non avere più tempo per fermarci almeno un paio di giorni. Ceniamo in un agriturismo che troviamo sulla strada di accesso alla spiaggia. Notte tranquilla.


   Berchida        
11 giugno 2011 mattinata in spiaggia. A metà pomeriggio partiamo verso Olbia, cena al porto e imbarco alle 21.
12 giugno 2011 – sbarco a Genova verso le ore 8. Alle 11 siamo a Biella.

Conclusioni: mare e spiagge tra i più belli d’Italia, alcuni siti naturalistici di pregio (Asinara, Sinis …) , luoghi selvaggi e incontaminati (Piscinas, Berchida…) hanno reso anche questa vacanza rilassante e consigliabile. Come al solito, la possibilità di viaggiare fuori stagione ci ha avvantaggiati.  Alcuni tra i posti visitati, pur essendo bellissimi, perdono gran parte del loro fascino durante i mesi di luglio ed agosto a causa della ressa di turisti che si riversano sulle spiagge, senza contare le difficoltà negli spostamenti e nel trovare parcheggio.
Km percorsi 1500. 
Spese totali € 1400 (traghetto incluso € 400)


mercoledì 6 ottobre 2010

Puglia (Salento)

Si va, non si va, indecisi fino all'ultimo. Ne parlavamo da anni come di una possibile meta di vacanza e, per una ragione o per l'altra, abbiamo sempre rinviato. Anche quest'anno le solite titubanze. Tra l'altro poi negli ultimi tempi pare che tutto il mondo abbia fatto, o si appresti a fare, le vacanze in Salento. E le recensioni di chi c'é stato... non tutte positive. Mah... siamo andati a vedere. E abbiamo fatto bene!
17 settembre 2010 –  Partenza da Biella ore 16.08 km 87618. Tappa per la cena ( ore 20-21 ) in un autogrill nei pressi di Faenza. Ci fermiamo per la notte alle 22.48 sempre in autogrill poco prima di Senigallia ( km 88098 )
18 settembre 2010ore 8.48 dopo colazione si riparte. Tappa pranzo a Termoli, sulla spiaggia di Campomarino Lido, dalle 12,30 alle 15,15. Si riparte a km 88397. Alle 18,30 arriviamo a Matera, prima vera meta della vacanza ( km 88648 ). Per raggiungerla, uscita dell’autostrada a Trani, statale direzione Altamura-Matera. In città c’è una fiera, per cui si fatica un po’ ad orientarsi. Troviamo parcheggio non distante dal centro, in via Lanera, davanti ad una scuola, con altri camper. Serata in città a vedere il mercato.
19 settembre 2010mattinata in giro per i “Sassi”, suggestivi e con poca gente. 


i sassi

Torniamo in camper per il pranzo e alle 15,40 ci dirigiamo al mare. Dopo Taranto cerchiamo di fare un tratto di litoranea, ma a Campomarino non troviamo più la strada e quindi rientriamo leggermente verso l’interno ed arriviamo a Punta Prosciutto alle 18,40 ( km 88808 ). Sostiamo all’area “Il Saraceno”, bella, in riva al mare, tranquillissima, senza acqua potabile.
20 settembre 2010bella giornata di sole, in bicicletta arriviamo fino a San Pietro; sulla strada troviamo molte torri e belle spiagge. Pomeriggio distesi a Punta Prosciutto.


punta prosciutto
21 settembre 2010di nuovo sole, con le biciclette puntiamo verso Porto Cesareo. Bellissime zone anche molto incontaminate. Il cielo si rannuvola e nel pomeriggio lasciamo l’area verso le 16,30. A San Pietro, a pochi kilometri di distanza, avevamo visto una fontanella comoda, proprio sulla strada principale, per cui decidiamo di provare a fare carico acqua lì. In effetti si riesce, attacco non agevolissimo, ma almeno l’acqua è potabile. Alle 18,30 arriviamo a Gallipoli ( km 88886 ). Sosta al porto dove ci sono anche altri camper. Giro serale in città e cena al ristorante “Le Fontanelle” vicino alla stazione. Notte tranquilla.
22 settembre 2010al mattino passeggiata nella città vecchia e al porto, dove i pescatori “rattoppano” le reti.  Per pranzo ci fermiamo sulla spiaggia di Torre Mozza e ci fermiamo lì fin verso le 17,30. Arriviamo poi fino a Santa Maria di Leuca, ma non troviamo parcheggio e, tornando indietro,  ci perdiamo nell’interno in alcuni paesini non suggestivi.  Dopo diversi giri, ormai al buio, torniamo a Torre Mozza, dove è segnalata un’area camper, ma in realtà sul mare troviamo altri due camper in sosta libera e ci fermiamo vicino a loro. Notte tranquilla.
23 settembre 2010dopo colazione, passeggiata fino a Lido Marini. Alle 11 ( km 88986 ) partiamo con destinazione Otranto. Lungo la strada ( bellissima ) ci fermiamo in località il Ciolo per un bel bagno in questo fiordo con un mare cristallino. Restiamo lì anche per pranzo. Altra breve tappa in località Grotta Verde e passeggiata fino a Marina di Andrano, dove troviamo un camper  francese proprio sulla piazzetta in riva al mare. Decidiamo di fermarci vicino a loro per la notte.
24 settembre 2010ci svegliamo al mattino presto e facciamo una bella passeggiata sul lungo mare dove “raccogliamo” un paio di agavi.  Ripartiamo sempre verso Otranto e ci fermiamo tutto il mattino ad Acquaviva, un bellissimo accesso al mare, acqua verde splendida, “spiaggia” a terrazzini…  Nel parcheggio, bagni e docce molto puliti. Per il pranzo andiamo a Castro Alta, un borgo suggestivo, dove troviamo un negozio di terrecotte in cui compriamo di tutto, talmente è bello.  
http://www.artefattonelsalento.it/Home_page.htm





Dopo pranzo Marco visita la famosa Grotta della Zinzulusa. Il tempo si rannuvola, arriviamo fino a Otranto percorrendo una strada bellissima tra il mare e i colori della terra. Torniamo indietro qualche kilometro e ci fermiamo per la notte a Santa Cesarea Terme, anche qui in una grande piazza sul mare, con altri camper. Notte tranquilla sotto la pioggia.
25 settembre 2010fa ancora brutto e quindi andiamo ad Otranto. Sostiamo all’area Oasi Park. Buoni servizi e non distante dal centro. Pranzo in città, passeggiata nel centro storico ( molto bello ) e poi sotto la pioggia torniamo in camper, dove rimaniamo fino al mattino dopo.
26 settembre 2010sole! Passeggiamo ancora un po’ per Otranto, che ci piace tanto, facciamo un po’ di spesa e poi andiamo fino a Torre Sant’Andrea. Andiamo in bicicletta a  Torre dell’Orso, che dista pochi kilometri, ammiriamo la spiaggia ed il mare e facciamo un bel bagno quasi caraibico. Torniamo in camper per un pranzo frugale alle 15,30! Nel tardo pomeriggio di nuovo in bicicletta ( e Marco di corsa ) fino a Roca Vecchia, percorrendo tratti  di strada e sentiero a picco sul mare e in pineta. Notte tranquilla a Sant’Andrea con i camper Groppetti e Pesaresi, che abbiamo trovato più volte sul nostro percorso a “farci compagnia”!
27 settembre 2010in bicicletta fino alla Baia dei Turchi, un po’ deludente, sia per il tempo grigio sia perché è tutta attrezzata.  Dopo pranzo il tempo peggiora e quindi andiamo  visitare Lecce.  Parcheggiamo vicino all’obelisco. Città troppo barocca per i nostri gusti, ma piacevole. Torniamo per la notte a San Foca, sul mare, dove dormiamo sul lungomare.


Lecce
28 settembre 2010facciamo il bagno a Roca Vecchia, vicino alla Grotta Poesia, in una spiaggia piccola e bella in mezzo alle rovine romane e medioevali. Ricomincia a piovere, pomeriggio tranquilli in camper. Notte sempre in una piazzetta sul lungomare di San Foca.
29 settembre 2010tempo di nuovo incerto, lasciamo il mare a malincuore e andiamo nell’entroterra. Tappa a Cellino San Marco ( è tempo di vendemmia! ) dove  ci riforniamo di buon vino alla Cantina “Le due fontane” . Brevi soste  a Ostuni, Cisternino e Locorotondo, giusto in tempo per fare quattro passi nei rispettivi centri storici. Alle 17 ( km 89406 ) arriviamo ad Alberobello ( campeggio un po’ distante dal centro, ma curato e tranquillissimo ).
30 settembre 2010mattina in giro per i trulli e al mercato. Alle 12,40 partiamo e facciamo tappa per pranzo vicino ad Altamura. Visitiamo Castel del Monte tra le 16 e le 17 e alle 19 siamo sul Gargano ( km 89650 ) dove pernottiamo insieme ad altri camper al porto di Mattinata. Notte tranquilla.
1 ottobre 2010tempo incerto, di buon mattino facciamo il giro del Gargano con tappa a Vieste e a Peschici. Alle 13,50, km 89732, puntiamo verso Nord. Arriviamo a Cesena verso le 20,30 dopo aver trovato molta pioggia sulla strada. Parcheggiamo vicino al centro e ceniamo al Festival del Cibo di Strada. Per la notte ci spostiamo vicino all’Ippodromo, dove troviamo anche un raduno di camperisti.
2 ottobre 2010mattinata a Cesena, cittadina graziosa, pranzo di nuovo al Festival, e..si torna a casa ( ore 14,15 km 90253 ). Arriviamo a Biella alle 18,50 km 90633.

Conclusioni: vacanza dai paesaggi e dai colori bellissimi, mare cristallino, posti suggestivi.
Molto tranquilla, nessun problema per parcheggiare il camper ( siamo comunque fuori stagione, non osiamo immaginare una vacanza qui in agosto…).
 km percorsi 3015. spese: autostrada 108 euro, 370 gasolio, 66 aree e campeggi



giovedì 10 dicembre 2009

Trentino Alto Adige ( Bolzano, Caldaro e Rovereto )

Siamo appassionati di Trentino, in estate ci siamo stati spesso. Questa volta, complice il ponte dell'8 dicembre e il compleanno di Marco, abbiamo tentato l'esperienza dei "mercatini" di Natale...
Partiamo da Biella sabato 5 dicembre alle 10,40 e arriviamo a Bolzano verso le 17, percorrendo 365 km pressochè tutti in autostrada. Parcheggiamo in una zona segnalata in via Buozzi, vicino ad un CS, adibita in questo periodo a parcheggio camper. In bus raggiungiamo il centro ( a piedi si sarebbe fatta una bella "passeggiata" di più di mezz'ora ) e vediamo le bancarelle, le luci e le vie della città. Tutto è molto suggestivo e con un'atmosfera natalizia, ma c'è già molta gente in giro nonostante il freddo pungente. Nei chioschi vendono anche cibi caldi, per cui acquistiamo canederli, speck, patate arrostite e vin brulè ( non ci facciamo mancare niente ) e torniamo in camper per consumare la cena. 

bancarelle
La notte si rivela presto un inferno: petardi, schiamazzi, sgommate, proseguono per ore. Alcuni camperisti, inferociti, chiamano i Carabinieri, ma la tregua dura poco. Al mattino capiamo meglio il motivo: nel parcheggio è presente un piccolo bar aperto fino a tarda notte, dove i ragazzi in uscita dai locali si fermano per mangiare e bere e tirar mattino... Da sconsigliare, a meno che non si faccia vita notturna. 
Domenica visitiamo l'Altopiano del Renon ( Oberbozen ). La zona si raggiunge in funivia dal centro di Bolzano e sull'altopiano è possibile fare un percorso utilizzando un vecchio trenino con i sedili in legno, sotto ai quali ci sono le stufette per riscaldare. 

trenino (Oberbozen)
 Il tempo è un pò nuvoloso, fa freddo, la passeggiata è breve. Dopo pranzo, scendiamo nuovamente a Bolzano dove troviamo una confusione incredibile: non si riesce nemmeno a camminare. Non fa per noi...  Decidiamo di cambiare aria, saliamo sul camper e in mezzo al traffico ci allontaniamo dalla città. Mentre siamo già in viaggio, telefoniamo ad un'area sosta indicata a pochi km di distanza, a Caldaro. Ci rispondono che l'area sarebbe chiusa, ma la aprono esclusivamente per noi. Passiamo una notte finalmente tranquilla e silenziosa. 
Trascorriamo la mattinata di lunedi a spasso per i vigneti, lungo il lago di Caldaro, e facciamo anche una capatina in paese, dove c'è un piccolo mercatino di Natale. Ci sono poche persone, ma i posti meritano la visita, forse ancor più belli sono in autunno, durante la vendemmia... Da provare in futuro... Visitiamo una cantina sociale a Termeno ( Traminer ) e facciamo scorta di vini.

vigneti a Caldaro
 Verso le 18 partiamo con destinazione Rovereto, che si raggiunge in poco più di un'ora in strada statale. Ci fermiamo nel parcheggio segnalato vicino allo stadio, gratuito, tranquillo.
Martedi mattina visitiamo la cittadina: molto graziosa, bei palazzi, un bel mercatino di Natale, un museo degno di nota ( MART, di arte moderna e contemporanea, che non visitiamo ), la Campana dei Caduti, che è la più grande del mondo ... Nei pressi c'è anche Arte Sella, un'esposizione internazionale di arte contemporanea,  in Val di Sella (comune di Borgo Valsugana, provincia di Trento). 

Alle 12,30 si parte per il rientro a casa.